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Italiani sempre più paperless: cresce la spesa nel digitale

Italia digitale

Il dato arriva da un’indagine di Confartigianato che vede le famiglie in Italia spendere più o meno 38 miliardi per servizi e prodotti appartenenti al mondo digitale, a scapito del cartaceo: volano anche le imprese editoriali, le software house e le agenzie di consulenza informatica.

Vola letteralmente la spesa degli italiani per telefoni, servizi telefonici e apparecchiature elettroniche crescendo del 256% e arrivando nel 2014 a toccare 37,4 miliardi di euro contro i 10,5 miliardi del 1995.

Confartigianato ha presentato recentemente a Rovereto un rapporto sulle imprese del settore comunicazione che illustra come la tendenza sia sempre più marcata e come la voglia di digitale degli italiani continui a crescere in modo esponenziale.

A pagare questa nuova direzione degli acquisti e della mentalità sono i prodotti cartacei come giornali, libri, stampa e cancelleria sui quali sono stati spesi lo scorso anno quasi 9 miliardi, il 39% in meno rispetto al 1995.

L’oggetto naturalmente più diffuso si conferma il cellulare con 9 famiglie su 10 che ne possiedono almeno uno, mentre in almeno metà dei nuclei familiari è presente uno smartphone connesso a internet o una macchina fotografica digitale. L’ebook invece fatica a farsi largo nella quotidianità degli italiani e, pur guadagnando terreno lentamente nelle abitudini dei lettori, conquista solo un 6% di essi.

Questa crescita nella spesa digitale ha fatto sì che nascessero molte nuove imprese nel settore della comunicazione: a queste imprese nascenti è richiesta una buona dose di flessibilità e creatività per esser sempre pronte a rispondere in modo adeguato alle esigenze dei consumatori, ormai estremamente dinamici e informativi in tempo reale. I nuovi artigiani della comunicazione sono oggi quasi 43mila con un impatto complessivo di oltre 81mila posti di lavoro. Nell’ultimo anno, rileva il rapporto di Confartigianato, il numero di imprese attive nel settore editoriale è cresciuto del 13,5%, mentre quelle che producono software o offrono consulenza informatica sono aumentate del 5%.

A livello regionale è la Lombardia a far da guida all’esercito dei nuovi professionisti della comunicazione con 7.341 lavoratori ma l’area più vivace è quella del Trentino Alto-Adige: qui il numero di aziende fra 2014 e 2015 è cresciuto del 2%.

Il digitale cresce, pervade sempre più ogni ambito della quotidianità, delle scelte economiche di privati e imprese e prospetta davanti a sé notevoli prospettive di sviluppo ed efficienza.

Il futuro è la semplificazione,il futuro è interazione in tempo reale, il futuro è il digitale.

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