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Fascicolo sanitario elettronico: la Valle d’Aosta verso il digitale

Fascicolo sanitario elettronico

A partire dal 9 novembre 2015 attivo in valle d’Aosta il Fascicolo sanitario elettronico

A partire dal 9 novembre 2015 la Valle d’Aosta vedrà l’attivazione del fascicolo sanitario elettronico e ogni utente potrà, previo consenso, accedere ai propri dati tramite un archivio privato e protetto.

Il progetto, che ha preso il via già nel 2014 ed è costato 1.570.000 euro (di cui oltre il 50% coperto da fondi europei) prevede l’estensione digitale di molti servizi: dopo aver visualizzato la propria anagrafica e le eventuali esenzioni o vaccinazioni, l’utente potrà consultare documenti personali, gestendo la propria agenda e quella dei minori a proprio carico.

La grande utilità del fascicolo sanitario elettronico risiede nel fatto che in esso saranno presenti informazioni utili relative all’anamnesi del paziente, come per esempio le patologie pregresse e i farmaci con cui il paziente è in cura, aggiornate dal medico di famiglia e di grande utilità sia nel caso di un ingresso in pronto soccorso in situazione di emergenza, sia per una visione complessiva del quadro clinico del paziente da parte del curante.

Si tratta a tutti gli effetti di un servizio innovativo e rivoluzionario sia dal punto di vista della modalità di accesso alla sanità e alle informazioni sanitarie sia dal punto di vista dell’efficacia. Ad applicare lo strumento saranno gli operatori delle Usl, gli operatori delle strutture private accreditate, i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta. Il supporto tecnico sarà fornito da Inva, società che si occupa di realizzare sistemi informativi.

Il fascicolo sanitario elettronico si pone come primo obiettivo quello della comodità: i cittadini devono scegliere di attivarlo perché esso è comodo, in quanto capace di garantire con grande efficienza l’accesso immediato a dati sanitari sempre aggiornati e consultabili.

Come spiega Lorenzo Noto – direttore della Struttura complessa controllo di gestione e sistemi informativi direzionali dell’azienda Usl Valle d’Aosta – il servizio può essere attivato recandosi una sola volta presso uno dei punti presenti nella regione (il cui elenco sarà consultabile dal 9 novembre al sito www.fse.vda.it) muniti di tessera sanitaria e carta di identità.

L’attivazione del servizio è subordinata ad un rilascio del consenso. È, proprio questo, un punto di fondamentale importanza, poiché implica il fatto che gli utenti conoscano effettivamente e sappiano maneggiare gli strumenti del digitale.

L’attivazione del fascicolo sanitario elettronico si colloca all’interno del più ampio progetto di sviluppo digitale promosso nel complesso del Paese. Esso permetterà infatti ai cittadini di consultare i propri documenti e gestire una propria agenda sanitaria all’interno di un portale protetto e dotato di grande privacy, in cui cioè ogni utente potrà consultare solamente il proprio profilo.

Il progetto è chiaramente ambizioso, e la sfida è duplice. Da una parte si tratta di organizzare i fondi per affrontare la spesa del digitale e della tecnologia, mentre dall’altra è necessario strutturare l’offerta dei servizi tenendo conto che solo una parte della cittadinanza è digitalizzata: in Valle d’Aosta lo è il 60% della popolazione totale, ma le cose cambiano spostandosi in altre regioni e a seconda dell’età anagrafica e del livello di alfabetizzazione della popolazione.

Per concludere, si può affermare che l’attivazione del servizio non si traduce, e non può tradursi, nella dematerializzazione complessiva del fascicolo sanitario, ma pone sicuramente le basi per una informatizzazione progressiva della cittadinanza.

Non solo il servizio sarà destinato a sostituire inevitabilmente il sistema vigente, ma il fatto che una quota crescente della popolazione abbia la necessità di familiarizzare con sistemi informatici per un bene primario come la sanità, porterà per forza di cose ad un’espansione delle conoscenze digitali diffuse.

Per approfondimenti vedi anche: Corriere Comunicazioni

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