Direttamente dal nostro ultimo webinar, riportiamo le domande sul tracciato XML 1.2.1 richiesto per la fatturazione elettronica tra privati poste dai partecipanti. Ecco le nostre risposte.
Quali sono le possibilità di compilazione nella sezione “Destinatario” del file XML?
Sono principalmente tre:
– Coloro che sono in possesso di un Codice Destinatario di sette cifre, lo inseriscono nell’apposito campo lasciando vuota la sezione della PEC
– Coloro che non sono in possesso del Codice Destinatario devono inserire nel relativo sette zeri nel campo Codice Destinatario (“0000000”) e valorizzare il campo PEC inserendo l’indirizzo PEC prescelto.
– Per quanto riguarda le persone fisiche o le fatture emesse verso soggetti iva esenti dall’obbligo di emissione della fattura elettronica (regime dei minimi, forfettari, agricoltori) il campo Codice Destinatario andrà compilato con i sette zeri (“0000000”), mentre il campo PEC andrà lasciato vuoto; per questi soggetti il file sarà disponibile nell’Area Riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Allegando alla fattura XML la copia in PDF, viene recapitata anche quest’ultima al destinatario?
Sì, il PDF viene allegato all’XML in maniera inscindibile. Per visualizzare l’allegato ci si dovrà dotare di un visualizzatore dedicato, dal momento che tutto il PDF verrà trasformato in stringa di codice.
Nei confronti delle utenze per la quali non si hanno dati fiscali è possibile continuare ad emettere bollette cartacee?
L’obbligo di fatturazione elettronica impone l’utilizzo del formato XML, pertanto qualsiasi altro formato non ha alcuna validità fiscale. Per recuperare i dati fiscali è possibile rivolgersi a servizi come quello offerto da Indicom.
Con la fatturazione elettronica come viene gestita la fattura accompagnatoria?
Il file XML prevede un apposito spazio dove inserire i dati relativi alla fattura accompagnatoria; è infatti opportuno compilare la sezione 2.1.9 denominata <DatiTrasporto> del tracciato XML. E’ possibile inoltre stampare la fattura e consegnarla al vettore.
È possibile emettere le fatture elettroniche scrivendo solo i riferimenti DDT emessi senza specificare le informazioni di cosa è stato venduto nella descrizione?
No. Nella fattura elettronica differita, alla quale si fa riferimento, bisogna riepilogare tutte le operazioni avvenute nel mese precedente tra medesimi soggetti. Così come riporta la circolare 8/E del 30.04.2018 al punto 1.2: “L’articolo 21, comma 4, lettera a), del decreto IVA, consente l’emissione di una sola fattura, «per le cessioni di beni la cui consegna o spedizione risulta da documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti tra i quali è effettuata l’operazione ed avente le caratteristiche determinate con decreto del Presidente della Repubblica 14 agosto 1996, n. 472» laddove «effettuate nello stesso mese solare nei confronti del medesimo soggetto» e purché «recante il dettaglio delle operazioni, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione delle medesime». […] sarà possibile emettere un’unica fattura, entro il 15 del mese successivo, che riepiloghi tutte le operazioni avvenute nel mese precedente tra i medesimi soggetti”.
I DDT devono essere obbligatoriamente allegati al file XML inviato?
No, nel riportare le operazioni effettuate nella descrizione sono già riportati formalmente anche gli stessi DDT. Pertanto, allegare i PDF dei DDT al file XML risulterebbe ridondante. Nulla vieta però di farlo, ma il documento digitale fiscalmente rilevante rimane la fattura.
È possibile inserire nella fattura XML un rigo con il segno meno (per esempio per stornare un acconto ricevuto)?
Si, è possibile.
Una fattura destinata a un soggetto solo identificato fiscalmente in Italia deve essere emessa in formato XML?
Nel caso di un’identificazione attraverso un rappresentante fiscale di un soggetto estero, la fattura potrà non essere elettronica.
Le bolle doganali devono essere prodotte in formato XML?
No, le bolle doganali non sono fatture e quindi devono essere gestite nella forma tradizionale.
Verso fornitori/clienti extra-UE il flusso informativo resta sempre cartaceo/elettronico (i.e. PDF)?
L’Agenzia delle Entrate permette l’utilizzo della fattura formato XML anche per le fatture non Italia. Per il cliente straniero bisogna produrre e inviare una fattura nella forma tradizionale e contestualmente inviare al Sistema di Interscambio una fattura in formato XML inserendo nel campo Codice Destinatario sette X (“XXXXXXX”).
Per approfondire:
Quanto conosci il tracciato XML? Con il nostro learning webinar dedicato al tracciato XML imparerai a gestire ed interpretare il nuovo formato richiesto per la Fatturazione Elettronica. In compagnia di Giancarla Porro, Digital Compliance Expert di Indicom, ti verranno forniti gli strumenti e le nozioni per gestire correttamente la fatturazione elettronica B2B. Scopri di più.
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4 comments on “Fattura Elettronica & tracciato XML: domande e risposte”