Anche questa settimana nella nostra rubrica rispondiamo ad alcune domande frequenti e chiariamo ogni dubbio. Scopriamo insieme i vantaggi della fatturazione elettronica!
In quali casi di errore posso rimandare la stessa fattura dopo averla corretta? In quali, al contrario, devo fare una Nota di Credito e poi emettere una nuova fattura?
L’unico caso in cui è possibile correggere e rimandare la stessa fattura è in presenza di una Nota di Scarto inviata da Sogei, quindi prima che il documento sia ricevuto dalla PA, a condizione che lo scarto non dipenda da errori di natura contabile.
Viceversa, in presenza di una Ricevuta di Consegna che attesta l’avvenuta ricezione dalla PA, la fattura sarà emessa a tutti gli effetti e quindi impossibile da correggere. Perciò dovrà essere emessa una Nota di Credito seguita da una nuova fattura.
In alcuni casi, anche se la fattura è già stata trasmessa e qualora la PA destinataria abbia rigettato la fattura entro i 15 giorni dalla consegna della stessa, il documento viene comunque mandato in conservazione e può essere emesso nuovamente dopo la correzione, mantenendo ugual numero, data, ecc.
Se la PA destinataria registra contabilmente la fattura e decide di rigettarla dopo questa occorrenza o oltre i 15 giorni dal ricevimento della stessa, il cedente/prestatore deve emettere una Nota di Credito riferita a quella fattura seguita da una nuova fattura con numero diverso da quella originale.
Perché avere un sezionale dedicato?
Non è obbligatorio adottare un registro IVA separato fra fatture cartacee e fatture elettroniche, ma è obbligatorio mantenere una progressività nella numerazione dei documenti senza soluzioni di continuità, ovvero senza “buchi”.
Pertanto le possibilità a vostra disposizione sono:
- Separare le fatture cartacee/elettroniche assegnando loro una diversa numerazione ( 1 – 2 ; 1/PA – 2/PA );
- In caso non si adotti una numerazione diversa per i due tipi di fatture, conservare digitalmente anche le fatture cartacee.
Perché non è sufficiente conservare le proprie fatture sul proprio PC o sulla rete aziendale?
Perché la Conservazione Digitale a Norma delle Fatture Elettroniche PA è una procedura informatica regolamentata dalla legge italiana, che prevede l’apposizione della firma digitale e della marca temporale da parte del Responsabile della Conservazione.
Essa garantisce nel tempo la validità legale e l’inalterabilità di un documento informatico.
Per approfondire altri temi di vostro interesse visitate la sezione NEWS oppure per chiarire ulteriori dubbi o incertezze cercate la risposta nelle nostre FAQ.
Alla prossima!