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FE vs PA: funziona, ma può migliorare – Note credito, si o no?

FE vs PA: funziona, ma può migliorare
Ormai è confermato: il Sistema di Interscambio è decollato.
Restano i pareri discordanti sull’effettiva utilità del sistema, alcuni ancora considerano questa come un’imposizione, che non dovrebbe gravare economicamente sugli operatori. Ma il dato certo è il costante aumento di documenti scambiati tramite il SdI verso la PA: a settembre sono state trattate poco meno di 260.000 fatture.

Certo, di problemi ce ne sono ancora; forse il più sentito è la ricezione di una “Notifica di Decorrenza Termini”, ovvero il messaggio che SdI trasmette quando la PA, trascorsi 15 gg dal ricevimento della fattura, non dice nulla…
Non ti dice se ha accettato la fattura o se la rifiutata e questo per i fornitori significa:
– vivere nell’incertezza fino al momento della scadenza del pagamento e, se non arriva, dover prendere contatto con il cliente per poi magari scoprire di dover fare una Nota di Credito e di dover riemettere un nuovo documento, aumentando a dismisura l’attesa del saldo
– doversi attrezzare con strumenti e personale dedicato al monitoraggio delle notifiche e al successivo contatto con la PA “silenziosa”, solo per sapere se prima o poi riceverà quanto dovuto
Questo atteggiamento non gioca certo a favore della tesi che preannunciava enormi risparmi di tempo e risorse e un sistema di pagamento più efficiente.
Forse sarebbe meglio se per la PA rispondere entro i 15 gg non fosse una scelta, magari anche con l’obbligo di specificare sempre i motivi di un eventuale rifiuto, visto che ancora oggi spesso non c’è nulla nell’XML di notifica…
Teoricamente la cosa dovrebbe essere semplice: se la fattura è stata trasmessa alla PA e quest’ultima la rifiuta, allora deve essere stornata con una NC, deve essere emessa una nuova fattura ed entrambi i documenti devono essere trasmessi alla PA tramite SdI. Abbiamo però ancora molte PA che, a fronte di un loro esito negativo, rifiutano la NC, dato che non hanno registrato la fattura respinta. Al posto dello storno chiedono di avere lo stesso documento, con la stessa numerazione, semplicemente con le correzioni richieste. Ma se si prova a ritrasmettere la stessa fattura, con lo stesso numero e la stessa data, il SdI, giustamente, la blocca, in quanto fattura già ricevuta, validata e trasmessa.
Posizioni queste, tra emittente e destinatario, difficilmente conciliabili, almeno fino a quando la PA non avrà implementato ed attivato procedure automatiche di ricezione e contabilizzazione delle fatture elettroniche. A quel punto non potrà fare a meno di richiedere una Nota di Credito a fronte di una fattura rifiutata, perché la stessa sarà già stata importata nel gestionale della PA e quindi non potrà essere semplicemente ”ignorata”.

Per capire quali sono i miglioramenti che si possono apportare alla fatturazione verso la Pubblica Amministrazione vai su http://www.indicom.biz/novembre-2014fevspa-funziona-ma-puo-migliorare-note-credito-si-o-no/

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